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Ultimo numero |
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Vivendo l’Anno Sacerdotale Il Natale dei sacerdoti
Il Natale 2009 lo viviamo nello spirito dell’anno dedicato ai sacerdoti. Lungo tutto questo anno avremo modo di pregare, riflettere, ringraziare per il dono dei presbiteri. Essi hanno portato la gioia e il peso del rinnovamento iniziato dal Concilio Vaticano II per la Chiesa di Dio. Sono stati l’ossatura che ha mantenuto e fatto vivere l’esplosione dei movimenti ecclesiali, così ricchi di vita e così bisognosi di coordinamento. La grande festa cristiana del Natale sarebbe semplicemente una memoria storica se il ministero dei sacerdoti, soprattutto mediante la celebrazione dell’Eucaristia, non rendesse Gesù Cristo contemporaneo a ciascuno di noi. Francesco d’Assisi voleva comunicare questo, quando a Greccio desiderò “rappresentare il Bambino nato a Betlemme”. Insieme agli elementi che diverranno poi tipici del presepio (greppia, fieno, bue, asinello…), con il concorso della gente e il canto dei frati, il santo dispose che il tutto prendesse vita e divenisse esperienza attuale del divino: «Poi – narra il Celano nella Vita prima – il sacerdote celebra solennemente l’Eucaristia sul presepio e lui stesso assapora una consolazione mai gustata prima» (FF 468). Lui stesso, in qualità di diacono, canta il Vangelo e rivolge la sua desiderata parola al popolo. Il ministero del sacerdote rende presente la nascita di Gesù nel cuore di ogni persona. E’ questa la sua grandezza. Due icone accompagneranno questo anno: Il Santo Curato d’Ars e San Pio da Pietrelcina. Il primo come riferimento per tutti i presbiteri diocesani, l’altro per tutti i religiosi presbiteri. A noi la gioia e il compito di riscoprire la spiritualità sacerdotale che spinge sempre più verso una comunione maggiore tra tutti coloro che Gesù stesso a scelto per essere ripresentato perennemente nella celebrazione dei sacramenti divini.
Fernando Scocca
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pagina in lavorazione - ultimo aggiornamento : 18 dicembre 2009 |